Il balletto di Cenerentola, un classico intramontabile

La favola di Cenerentola è una delle più amate al mondo, da grandi e piccini. La prima del balletto dedicato alla fiaba che fa sognare tutto il mondo si tenne presso il Teatro Bolshoy nel 1945. Erano anni molto difficile per l'Unione Sovietica (e non solo) e la musica composta da Prokofiev rifletteva sì la tragedia delle sofferenze date dalla guerra, ma allo stesso tempo apriva uno spiraglio di speranza verso il futuro.

“Ciò che più mi premeva di rendere con la musica di Cenerentola era l'amore poetico tra lei ed il principe, la nascita ed il fiorire del sentimento, gli ostacoli su questa via, la realizzazione di un sogno. Ho cercato di far sì che lo spettatore non rimanga indifferente alla sventura e alla gioia. Ho composto Cenerentola nel solco della tradizione del balletto classico russo.”

 Questo quanto dichiarato dall'autore del balletto nel 1945, dopo la prima.

La trama di Cenerentola balletto

La trama del balletto Cenerentola è leggermente differente dalla fiaba che tutti noi conosciamo e che abbiamo visto in versione cartoon con Walt Disney.

La giovane Cenerentola vive in una famiglia dominata dalla matrigna e dalle sorellastre, nella quale nemmeno l'infelice padre può consolarla.

Le tre arpie si stanno preparando per il ballo a palazzo, quando alla porta bussa una vecchia affamata che chiede l'elemosina. La vecchina viene cacciata in malo modo dalla matrigna e dalle sorellastre, troppo concentrate su loro stesse per essere gentili con qualcuno.

Cenerentola, rimasta sola e triste, si abbandona alla malinconia, quando alla porta la vecchina affamata e lacera di prima richiede l’elemosina alla ragazza. Diversamente da quanto fatto dalla matrigna e dalle sorellastre, la giovane la accoglie in casa e la rifocilla.

Vista la bontà di Cenerentola, la vecchia rivela le sue vere sembianze: quelle di una Fata che, riconoscente per quello che ha fatto la ragazza, compie una vera e propria magia. Sulla Danza delle Stagioni parte il prodigio che trasforma una zucca in carrozza, topi in cavalli e gli stracci con i quali era vestita Cenerentola, in un lussuoso abito da sera.

Al ballo la giovane conquista tutti i principi presenti che gettano ai suoi piedi preziosi regali, ma Cenerentola non ha occhi che per uno al quale tende le braccia per ballare tutta la sera. Nel mentre, l'avida matrigna e le sorellastre maligne, approfittano per impadronirsi di tutti i regali dei principi stranieri.

Dopo un lungo ballo l'orologio inizia a battere la mezzanotte e Cenerentola è costretta a fuggire con una sola scarpetta di cristallo, poiché perde l'altra sullo scalone del palazzo reale.

Il giorno dopo il disperato Principe parte per un viaggio intorno al mondo in ricerca dell'amata giovane, senza alcun risultato. Costretto dal fallimento a tornare nel suo regno, inizia a vedere tutte le ragazze per provare la scarpetta di cristallo. Quando Cenerentola cerca di aiutare la matrigna e le sorellastre ad indossarla, l'altra scarpetta cade dalla tasca del suo grembiule. Il Principe la riconosce e, per loro, ha inizio un mondo felice e incantato.

Le versioni del balletto

Nella sua prima versione del 1945, con le coreografie di Zacharov prevalgono certamente il sinfonismo della partitura prokofieviana ed una certa pomposità. I personaggi minori erano rappresentati in modo fin troppo grottesco e tutta l'opera assumeva toni comici anziché lasciar librare il profondo lirismo.

In una successiva versione di Kasatkina e Vasilov, invece, si nota una maggior chiarezza logica nello sviluppo di tutta la vicenda, permettendo a chiunque di seguire la fiaba in maniera chiara. In questa versione trovano spazio l'umiltà di Cenerentola, il suo carattere, la pomposità del ballo al palazzo e, soprattutto, la struggente attesa di un prodigio che avrebbe trasformato tutto. Così facendo, Kasatkina e Vasilov sono riusciti a dare un'interpretazione ancora più vicina all'intento dello stesso Prokofiev.

Cosa ci insegna il balletto di Cenerentola

Il balletto di Cenerentola ci insegna che si può sempre sognare e si può sempre ambire a qualcosa di più rispetto a quello che la vita ci offre al momento. C'è uno spiraglio di luce per tutti e tutti noi dobbiamo fare quello che è in nostro potere per raggiungere la felicità e la serenità.

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