La vita di Roberto Bolle, ballerino italiano di fama mondiale
Roberto Bolle nasce il 26 marzo 1975 a Casale Monferrato, in provincia di Alessandria, da padre meccanico e mamma casalinga.
In una famiglia priva di artisti e doti artistiche, Roberto dimostra fin dalla tenera età una passione per la danza: attirato dai balletti visti in TV capisce che il suo sogno è quello di ballare.
La mamma di Roberto, anziché ignorare la cosa, decide di incoraggiarlo e lo iscrive ad una scuola di danza a Vercelli per poi portarlo, a undici anni, a sostenere l’esame di ingresso alla scuola di Teatro alla Scala, dove viene ammesso.
All’età di quindici anni viene notato da Rudolf Nureyev che lo sceglie per il ruolo di Tadzio in "Morte a Venezia" di Flemming Flindt. Bolle è troppo giovane ed il Teatro non gli concede l'autorizzazione, ma questa vicenda non lo ferma e lo rende ancora più determinato nel perseguire il suo intento.
Dai 19 anni in avanti, la sua carriera è una continua ascesa: bravo come pochi, statuario come una divinità greca… Non notarlo è impossibile e, a seguito dello spettacolo Romeo e Giulietta, viene nominato Primo Ballerino della Scala, rientrando tra i più giovani mai nominati nello storico teatro scaligero.
Roberto Bolle eccelle in qualsiasi tipologia di spettacolo danzante: dai classici come Il lago dei cigni, fino ai più contemporanei La bella addormentata o Cenerentola. Il suo essere eclettico gli apre le porte alla carriera internazionale: nel 1996 lascia la compagnia di ballo per diventare ballerino freelance.
Calca le scene dei teatri più famosi come, ad esempio, il Covent Garden di Londra, l'Operà di Parigi, il Bolshoi di Mosca e il Tokyo Ballet, per citarne alcuni.
L’apice della carriera
Sono molte le soddisfazioni collezionate da Roberto Bolle nella sua carriera di ballerino, molte delle quali sono avvenute nei primi anni 2000, quando ha danzato con i più importanti balletti in tutto il mondo. Inoltre, nel 2004, Roberto ha la grandissima opportunità di ballare al cospetto di Papa Giovanni Paolo II sul sagrato di Piazza San Pietro. Una giornata della Gioventù indimenticabile anche per lo stesso Roberto, acclamato da una piazza gremita di persone e notevolmente apprezzato dallo stesso Pontefice.
Nel febbraio 2006, inoltre, danza alla cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici Invernali di Torino, ed interpreta una coreografia appositamente creata per lui da Enzo Cosimi. Debutta al Metropolitan di New York a giugno del 2007 per l'addio alle scene americane di Alessandra Ferri, portando in scena Manon e, il 23 giugno, si esibisce in Romeo e Giulietta: la critica americana decreta il suo successo con recensioni entusiaste.
Roberto Bolle e le sue partner
Molte le partner femminili passate per le braccia dello statuario Roberto Bolle. Citandonde alcune, le più memorabili sono: Altynai Asylmuratova, Darcey Bussell, Lisa-Marie Cullum, Viviana Durante, Alessandra Ferri, Carla Fracci, Isabelle Guérin, Sylvie Guillem, Greta Hodgkinson, Margareth Illmann, Susan Jaffe, Lucia Lacarra, Agnès Letestu, Marianela Nuñez, Elena Pankova, Lisa Pavane, Darja Pavlenko, Laetitia Pujol, Tamara Rojo, Polina Semionova, Diana Vishneva, Zenaida Yanowsky, Svetlana Zakharova.
5 curiosità su Roberto Bolle
Dopo averti raccontato in breve la vita di un orgoglio per la danza italiana, ecco 5 curiosità che non tutti conoscono:
- Il luogo del suo cuore è la chiesa di San Michele in Insula, la più antica di Trino, nel vercellese;
- Il 2 giugno 2012 è stato riconosciuto Cavaliere Ordine al merito della Repubblica Italiana, su proposta della Presidenza del Consiglio dei Ministri;
- Ha un cuore grandissimo ed è un ambasciatore di buona volontà per l’Unicef;
- Segue un regime alimentare vario da cui sono esclusi cibi confezionati e precotti, con il fine di ottenere al meglio dal consumo di alimenti freschi;
- Il regime alimentare di Roberto Bolle prevede 4 litri d’acqua al giorno