Il Lago dei Cigni: un balletto classico intramontabile

Il lago dei Cigni

Il Lago dei Cigni è uno dei più famosi balletti classici di repertorio del XIX secolo.

E’ la storia d’amore più nota del balletto classico dove il trionfo del bene sul male viene espresso dal contrasto tra la purezza del Cigno Bianco e l’oscurità del Cigno Nero.

Il successo senza tempo di questo balletto è dato dalla relazione tra il corpo umano e le movenze dei cigni tra variazioni, passi a due e assoli che hanno fatto la storia del balletto.

Si può considerare Il Lago dei Cigni come il simbolo del balletto classico romantico di repertorio: una coreografia intramontabile!

 

La storia

Il balletto si ispira ad un’antica fiaba tedesca, “Il velo rubato”. E’ il primo dei tre balletti di repertorio del celeberrimo compositore Ciaikovski e fu composto tra il 1875 e il 1876. La coreografia è divisa in 4 atti e in più scene. Nonostante vi siano tante e differenti versioni coreografiche, la maggior parte delle compagnie prendono spunto dall'allestimento di Marius Petipa e Lev Ivanov. Questa versione venne messa in scena, per la prima volta, in Russia nel 1895.
La primissima versione però risale circa al 1877. Questa prima esecuzione fu accolta tiepidamente dal pubblico per problemi legati all’orchestra, al direttore e anche agli stessi ballerini.

Successivamente, ci furono molti tagli e rivisitazioni fatti alla rappresentazione originale. La rappresentazione del 15 gennaio 1895, con l’allestimento coreografico di Peipa e Ivanov fu invece un autentico successo!

Il Lago dei Cigni è considerato un punto di riferimento per il balletto classico e per tutte le compagnie e scuole di danza.

 

La trama

I protagonisti sono il principe Siegfried e il cigno, la principessa Odette che, vittima di un potente sortilegio causato da uno stregone, di giorno prende le sembianze di un cigno mentre, durante le ore notturne, ritorna ad essere umano: una bellissima ragazza.

 

Primo atto

Il principe Siegfried compie ventuno anni e celebra il compleanno nei cortili della sua immensa dimora. Questo grande evento viene festeggiato insieme a tutti i cittadini e alle famiglie più nobili. Tutte le ragazze presenti alla festa cercavano in ogni modo di attirare la sua attenzione. La regina madre decreta che è giunto il momento che Siegfried scelga una ragazza e si sposi.

Durante le celebrazioni la madre gli dona una balestra, esortandolo a trovare presto una moglie. Il principe, spaventato per le responsabilità che di lì a poco deve assumersi, prende il suo regalo e, insieme ad alcuni amici, corre nel bosco per cacciare.

 

Secondo atto

Siegfried si allontana parecchio, fino a ritrovarsi da solo in un cosiddetto “locus amoenus” incantato.

Si ritrova davanti ad un lago, sinonimo di pace e tranquillità, all'interno del quale nuotano beati alcuni cigni. Mentre li osserva la sua attenzione è rapita da un cigno: il più bello di tutti. Quel cigno indossa una corona sulla testa.
Quando gli amici, finalmente, riescono a raggiungerlo, il principe ordina di andar via perché vuole rimanere da solo con quel bellissimo cigno.

Al calar del sole, il cigno si trasforma nella donna più bella che Siegfried abbia mai visto. Odette gli racconta dell'incantesimo di uno stregone che, tra l’altro Siegfried scopre essere uno dei suoi mentori. Odette racconta al principe che anche tutti gli altri cigni, in realtà, sono ragazze che lo stregone ha trasformato e che, lo specchio d'acqua nel quale nuotano, sono le lacrime dei loro genitori.

Il principe, allora, le chiede quale sia l'unica soluzione per rompere l’incantesimo e salvarla. Odette gli risponde che l’unico modo è che un uomo, dal cuore puro, le prometta vero amore.

Il principe folgorato da tanta bellezza, è quasi sul punto di confessare il suo amore e la implora di prender parte al ballo che ci sarà il giorno dopo a corte. Improvvisamente appare lo stregone che colpisce il principe, prende Odette e ordina a tutte le ragazze/cigni di ballare sul lago, cosicché il principe non possa raggiungerli.

 

Terzo atto

Tornato al palazzo reale, il giorno dopo il suo ventunesimo compleanno, il principe deve trascorrere tutta la giornata a conoscere fanciulle per poterne scegliere sua moglie. Nonostante, le giovani ragazze siano una più bella dell'altra, il cuore e la mente di Siegfried sono ferme all'immagine di Odette.

Durante il ballo, uno squillo di tromba annuncia l'arrivo del suo mentore Von Rothbart, lo stregone che aveva trasformato Odette in cigno. Non si presenta da solo ma con sua figlia Odile che, sotto incantesimo, ha preso le sembianze di Odette per essere scelta dal principe. Il suo costume però non è bianco, ma nero.

Il principe cade nel tranello e subito le confessa il suo amore. Non si accorge della vera Odette che, giunta al palazzo, lo sta spiando dalla finestra. Odette, delusa, fugge. In quel momento, il giovane ragazzo si rende conto del suo errore. A quel punto, lo stregone trasforma la figlia Odile nelle sue vere sembianze. Il principe scappa disperato in cerca di Odette.

 

Quarto atto

Odette, in lacrime, raggiunse le altre ragazze-cigno al lago. Siegfried la trova, le racconta l'inganno del suo mentore e la supplica di perdonarlo. Quando sembra tutto chiarito, Von Rothbart e sua figlia appaiono sotto forma di uccelli. Inizia una cruenta lotta tra lo stregone e il principe fino a che Siegfried fa capire che preferirebbe morire piuttosto che sposare una donna diversa da Odette. Prende la mano della sua innamorata e si tuffa nello specchio d'acqua, lo stesso dove si erano visti per la prima volta. Il sortilegio improvvisamente svanisce e tutti i cigni presenti nel lago tornarono a vestire i panni di bellissime donne. Per vendicarsi, fanno annegare Von Rothbart e la figlia Odile.
Il quarto ed ultimo atto vede la sua conclusione con la scena del principe e di Odette che salgono in cielo.

 

La Coreografia

Nella coreografia del Il Lago dei Cigni troviamo passi e movenze tipiche della scuola di danza classica francese da cui proveniva Petipa, nel quale si incastrano perfettamente pantomima e danze folkloristiche, insieme ai leggiadri passi coreografici del russo Ivanov. Questo connubio perfetto dà forma a qualcosa di eccezionale, che rispecchia a pieno l'obiettivo principale: quello di resistere al tempo. Il Lago dei Cigni, infatti, rappresenta ancora oggi il cavallo di battaglia del mondo della danza classica. Tutte le scuole professionali di Danza hanno sempre nei programmi di studio di repertorio le variazioni e la coreografia del Il lago dei cigni.

Le differenti tipologie di ballo hanno inizio già nel I° atto, quando tutti i presenti ballano dei pas de trois. Anche nel III° atto vengono messe in scena danze di Carattere spagnole, tarantelle napoletane e il tipico ballo polacco: la mazurka, la czarda ungherese e l’intramontabile valzer.

 

Scuola di danza Giselle

La scuola di danza Giselle si pone l'obiettivo di insegnare l'appassionante mondo della Danza. Dalla danza Classica a quella Moderna, passando per le Danze di Carattere, l’Hiphop e la BreakDance: una scuola di Danza completa, dove la disciplina e il rigore sono nozioni che vengono impartite sin dai corsi dei più piccini. La scuola Giselle si impegna ogni giorno per far emergere il talento sin da piccoli.

Il percorso di studi che viene seguito dalla scuola di danza Giselle, si attiene, per la danza Classica, al programma di una delle associazioni più importanti, quella della Russian Ballet Association. Ogni anno, attraverso una serie di esami, una commissione selezionata, valuta tutti gli studenti. Il programma didattico seguito si compone di quattro corsi base, quattro intermedi e tre corsi appositi per gli allievi più grandi.

Il Lago dei Cigni entra, a pieno titolo, con le sue musiche straordinarie a far parte delle coreografie della scuola di Danza Giselle. Con il suo fascino intramontabile, riesce ad avvicinare al mondo della danza Classica, una moltitudine di bambini e ragazzi.

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