Storia del balletto: quali sono le sue origini e come nasce

La danza è una forma d’arte e di comunicazione antichissima che ha sempre fatto parte della nostra storia; attraverso la danza si esprimono le emozioni, i sentimenti, le passioni ma anche la simbologia e i rituali, come ad esempio la nascita, la morte, il sacrificio.

Insomma la danza non è solo arte intesa come movimento fisico, ma è l’espressione dello specchio di una società che cambia e si evolve.

Se anche tu sei un appassionato/a di danza sicuramente sarai curioso/a di conoscere un po' di storia della danza e capire le sue origini e le tappe fondamentali di questo percorso.

La danza, dall’antichità ai giorni nostri

Le primissime testimonianze della presenza della danza nelle popolazioni antiche le ritroviamo dipinte sulle rocce delle caverne o in oggetti che la rappresentano. A quel tempo, la danza era un mix di magia e ritualità sacra. Infatti essa rappresentava da una parte la coesione fra i membri della società, dall’altra la loro appartenenza al cosmo e alle divinità.

Al tempo dei Greci e dei Romani invece la danza era intesa come una forma di combattimento vivace; i nobili romani furono infatti primi ad istruire i lori figli al ballo.

Durante il XIII e XIV secolo, la danza assume una connotazione più puramente estetica e di intrattenimento; non è più solo simbologia e ritualità ma inizia a diventare uno schema da seguire con rigore ed attenzione ai particolari.

Tuttavia dobbiamo aspettare il Rinascimento per vedere la nascita del “balletto” come una nuova forma di arte. La danza non è più solo una rituale ma è una forma di intrattenimento che entra nei teatri e che segue un filo logico: quello della storia d’amore.

Nel ‘500 il balletto a tema amoroso entra nei palazzi nobili e si diffonde in tutta l‘Europa,  in particolare in Francia dove vengono fondate le prime scuole di danza.

In Italia, a Milano, nasce la prima scuola di danza ad opera di Pompeo Diobono.

Per tutto il ‘600, il balletto continua a diffondersi nelle corti francesi del Re Sole, che fu un praticante assiduo di questa forma di ballo, diffondendone la cultura fino a fondare l’Accademia Reale di Danza nel 1661.

Dal Romanticismo al balletto moderno

Durante l’epoca del Romanticismo, nasce invece la danza classica; il teatro dell’Opèra di Parigi ne è un esempio concreto, dove il balletto romantico riscuote un grande successo.

Se fino a quel momento eravamo abituati a vedere il balletto con figure mitologiche, ora le cose cambiano: tali figure vengono sostituite da nuove tematiche, quali illusione e realtà e dalla presenza della prima ballerina, attorno alla quale viene costruita tutta la coreografia. Quest’ultima è un insieme di tecnica e movimento leggiadro. 

Le grandi storie d’amore vengono rappresentate con balletto classico.

Dobbiamo aspettare il XX secolo per vedere invece la nascita del balletto moderno, ad opera di Djaghilev e della compagnia russa. 

I balletti che vengono presentati sul palco sono completamente diversi da quelli a cui il pubblico era abituato: viene esaltata la prestazione fisica, i ruoli sul palco cambiano e si mette in luce il movimento corporeo.

I ballerini assumono forme sempre più fisiche e meno eteree, fino ad esprimere passionalità e sessualità.

La danza, unica forma di comunicazione fra i popoli

Per ben due secoli, la danza ha rappresentato popoli e culture, simbologia e ritualità, sacro e profano, realtà ed illusione. Che sia praticata dentro o fuori dai teatri, sul palco o per strada, la danza è lo strumento di comunicazione che unisce il mondo.

E tu vuoi conoscere i corsi di danza che la nostra scuola ti offre? Vuoi avvicinarti al mondo della danza e scoprire se hai talento? Vieni a trovarci e partecipa ad una delle nostre lezioni gratuite.

Did you like this? Share it!