Improvvisazione nella danza moderna: quanto è importante per un ballerino

Improvvisazione nella danza moderna

Nel corso degli anni si sono sviluppate ed evolute diverse forme di danza e ognuna di esse ha usato il linguaggio del corpo in maniera differente, sia dal punto di vista espressivo sia da quello prettamente tecnico. La danza in generale è pura espressione libera, ma quando la si elabora, diventa, con la tecnica, una forma d'arte vera e propria.

 

L'improvvisazione per un ballerino

Danzare significa anche saper interpretare le coreografie. Prima o poi però, non importa il tipo di danza che si pratica (classica, contemporanea, moderna, rock, tango, hip hop, etc…), il ballerino si sentirà attratto dall'idea di improvvisare una coreografia.

L'improvvisazione nella danza non è altro che la realizzazione spontanea dei movimenti. È una forma di arte libera che in apparenza non sembra nemmeno strutturata, ma che allo stesso tempo evoca a chi la guarda (ma anche a chi la pratica) forti emozioni. L'improvvisazione non è soltanto il modo di creare dal nulla un movimento nuovo, ma è soprattutto una liberazione del proprio corpo dai movimenti abituali. Appena acquisisce una buona tecnica, il ballerino si libera finalmente dalle sue preoccupazioni, ascoltando solo le volontà del suo corpo.

Sembra facile, eppure, nella danza moderna è la cosa più complicata. Smettere di pensare e lasciarsi andare all'immaginazione scaturisce qualcosa di estremamente profondo, insito nella personalità dell'uomo, qualcosa che senza dubbio risulta più interessante della classica coreografia che vede la proiezione di una sequenza di passi già decisi in precedenza.

 

La storia dell'improvvisazione nella danza moderna

Durante il periodo del Rinascimento in Italia, l'improvvisazione è stata usata e valorizzata in relazione alle prestazioni del ballerino: nel XV secolo i danzatori utilizzavano l'improvvisazione per modificare o addirittura sostituire i diversi passaggi e movimenti, in particolar modo quelli delle mani nelle coreografie, con lo scopo di presentare al pubblico mosse sempre nuove. L'uso dell'improvvisazione è andata scemando nel XVI secolo per venire usata solamente per migliorare le varie coreografie già impostate. Nei secoli successivi, l'improvvisazione fu vista come un metodo per rimediare agli errori e ad eventuali contrattempi durante un'esibizione.

Completamente diverso, invece, è l’utilizzo dell’improvvisazione agli inizi del XX secolo con l’avvento della danza moderna che ha rivoluzionato totalmente il pensiero sull'uomo e sulla concezione della danza stessa. Da quel momento in poi, la danza diventa libera e tramite il corpo si prova a dar voce ai sentimenti in linea con il periodo che si sta vivendo.

Ai tempi odierni il ruolo del ballerino è cambiato proprio per l’avvento della danza moderna: al danzatore oggigiorno il coreografo lascia maggiore spazio creativo in confronto a quanto accadeva in passato. L'improvvisazione diventa uno strumento fondamentale per la realizzazione coreografica, che si basa principalmente sull'ascolto delle proprie emozioni in relazione all'ambiente. Tramite la tecnica dell’improvvisazione tutti i danzatori possono testare le loro qualità di movimento e ricercare un vero e proprio linguaggio personale. L'opportunità del danzatore di trasformarsi in “autore di sé stesso” ha generato l’affermarsi del "solo", ovvero un posto dove può mettere in scena una coreografia tutta sua.

 

L'importanza dell'improvvisazione in un ballerino

La danza moderna nacque dalla voglia di infrangere le regole classiche e tradizionali, conquistando una libertà maggiore: la musica divenne fonte di ispirazione per la danza che, a sua volta diventò espressività, creatività e improvvisazione. La parola "improvvisare" fa riferimento alla rappresentazione di alcune sequenze di movimento mentre ci si sta realmente muovendo, modificando la visione di quello che si balla. Si definisce come il momento nel quale composizione e svolgimento coincidono. La competenza per questa pratica si costruisce tramite un lavoro lungo di esercizio, acquisendo un buon bagaglio di esperienza. Dunque, non si crea quasi niente dal nulla, bensì, lo si fa recuperando le personali conoscenze corporee grazie anche a un costante esercizio per raggiungere le abilità adeguate.

L'improvvisazione può generare degli importanti cambiamenti nelle persone, stimolando le potenzialità più nascoste e lasciando il corpo libero di poter fantasticare. Quando l’arte si associa al movimento, i miglioramenti avvengono sia a livello fisico (nelle articolazioni e nei muscoli), sia a livello psichico: ciò consente alla mente di liberarsi di tutte le sue paure e i suoi dubbi. Quando si danza non esiste solo l’estetica del movimento: esistono anche le sensazioni che vivono dentro ognuno di noi.

La musica che si sceglierà per improvvisare una coreografia dovrà suscitare qualcosa di speciale, generando delle forti emozioni. Ovviamente non si deve scegliere a caso, altrimenti non si riuscirà a realizzare nulla. Bisogna essere capaci di rendere attiva la propria creatività, trovando le vibrazioni emotive interne.

Nonostante vi sia una grande quantità di metodi per improvvisare, esistono delle basi comuni per eseguire una discreta improvvisazione con il corpo, quali:

  • inseparabilità: la composizione e l'esecuzione sono degli atti inseparabili nell'improvvisazione, si mostra il processo creativo nel momento in cui avviene. Nelle coreografie, invece, creazione e composizione si verificano in un periodo precedente all'esibizione;
  • originalità: ogni perfomance non sarà mai uguale ad un'altra, in quanto essa risulta irripetibile. L’originalità ha il potere di sorprendere positivamente lo spettatore;
  • estemporaneità: quello che accade nel presente senza essersi preparati un'esibizione in precedenza. Comunque sia, l’improvvisazione resta un'attività che viene da una lunga preparazione ed esperienza;
  • irreversibilità: quando si improvvisa si può soltanto proseguire senza poter tornare indietro per cambiare ciò che è stato fatto;
  • responsività: questo termine indica la “capacità dell’organismo di adattare all'ambiente le proprie funzioni vitali”. Bisogna stare attenti agli stimoli forniti dalla musica, dal corpo e dallo spazio per riuscire a reagire in maniera veloce ad essi. Il tutto si deve verificare in un arco di tempo breve perché, a differenza della coreografia, la composizione avviene immediatamente.

 

Il tempo per l'improvvisazione nella danza moderna

Un danzatore moderno, durante il periodo della sua formazione si troverà a dover studiare più forme di improvvisazione, dal momento che questa pratica è sia formativa che indispensabile per eseguire una ricerca sul proprio corpo. Nell'improvvisazione bisogna capire quando si deve entrare in scena, quando bisogna uscire, quando finire, quando sviluppare qualcosa o quando interromperlo. Improvvisando ci si sente solitamente in un flusso in cui, da una singola cosa ne nasce un’altra e poi un’altra ancora. L'improvvisazione va dosata con molta attenzione in modo da creare l'atmosfera giusta attimo per attimo, anche all'esterno.

Nell'improvvisazione la ricerca coreografica è fondamentale per stabilire alcuni limiti e mantenerli. Il corpo costruisce dei percorsi vantaggiosi per cui è probabile che dei movimenti si possano ripresentare più volte durante un'improvvisazione. La base dì un'ottima pratica dell’improvvisazione è l'ascolto: non si può improvvisare senza ascoltare ciò che si ha intorno. Collegato all'ascolto si trova la questione dell’accettazione; l’ascolto infatti è orientato alla formula di scelte condivise ed è dunque necessario mettersi in una condizione di accettazione delle proposte altrui senza affezionarsi troppo alle proprie. L'improvvisazione richiede un particolare stato mentale e nonostante si riesca ad assecondare tutte queste condizioni, gli errori ci saranno sempre quando si vuole improvvisare. La cosa fondamentale è provare a camuffare l’errore sviluppando un’abilità nel creare esibizioni che catturano l'attenzione dello spettatore.

 

Conclusioni

I principi basilari della danza moderna sono sia energia che improvvisazione, con lo scopo di catturare da ogni ballerino (piccolo e grande) la natura dei suoi sentimenti.

L’improvvisazione è quella cosa che fa confrontare il proprio corpo con l’esterno, implica l'interazione con l’ambiente e consente di vivere liberamente la proprie scelte. In una certa maniera quindi, dare vita ad un'idea o realizzare un gesto, si può associare ad uno stato emotivo che ogni essere umano prova normalmente.

Tutti gli allievi che frequentano i corsi della Scuola di Danza GISELLE si confrontano con momenti didattici che prevedono la pratica dell’improvvisazione. Questo in tutte le discipline insegnate: dal GiocoDanza alla BreakDance.

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